Conclusione “spaziale” per il Giro del Trentino Melinda
Il percorso della 39ª edizione del Giro del Trentino Melinda (21-24 aprile) è quasi completo e si può a buona ragione definire “spaziale”. Gli organizzatori del Gs Alto Garda hanno infatti tolto il velo all’ultima frazione, la quarta, che partirà da Malè, il paese dove è cresciuta Samantha Cristoforetti, l’astronauta diventata una vera e propria celebrità su media e social col soprannome di Astrosamantha. In orbita da tre mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, Samantha, prima donna italiana nel cosmo, descrive spesso la bellezza della Terra dal suo punto di vista speciale. Le stesse bellezze faranno da cornice ai corridori per i 170 chilometri della tappa, che si concluderà a Cles.
Dopo la cronosquadre di partenza Riva del Garda-Arco e il tappone Arco-Brentonico, con l’ascesa del terribile Monte Velo, l’epilogo della competizione tanto amata dai corridori e dagli appassionati avrà come scenario le strade della Val di Non e della Val di Sole. Gli organizzatori hanno voluto così rendere omaggio allo storico patron del Trofeo Melinda Marco Brentari, scomparso nel marzo dello scorso anno, e celebrare con un finale suggestivo il recente accordo di collaborazione tra Giro del Trentino e il Consorzio Melinda, da cui discende la nuova denominazione della corsa.
La quarta tappa propone un percorso di alto livello tecnico e spettacolare: partenza da Malè in Val di Sole, per puntare rapidamente in direzione della Val di Non. A Romeno, dopo 47 chilometri è posto il traguardo volante. Proseguendo i corridori affronteranno i due GPM di giornata, entrambi di seconda categoria. Il primo è posto a Fondo (997 metri di quota), il secondo al chilometro 101, sul Passo Predaia (1250 metri di quota). Una lunga discesa porterà il gruppo nel circuito finale da affrontare due volte. Lo scenario è quello tipico caratterizzato dagli alberi di melo, nel pieno della fioritura primaverile: siamo nella zona di origine del prodotto famoso nel mondo con il brand Melinda. Si transiterà quindi in rapida successione per Cles, Tuenno, Nanno, Tassullo, con un finale in leggera salita verso il traguardo di Cles. In sostanza, per l’ultima fatica dei corridori è stato disegnato un percorso nervoso, che non concede respiro e lascia spazio aperto a qualsiasi soluzione finale. I big in lotta per la classifica generale non potranno concedersi distrazioni.
La conferma della qualità di questo epilogo del Giro del Trentino Melinda 2015 arriva dai nomi dei corridori che su queste strade si sono sfidati in passato. Lo hanno fatto dapprima nel “Circuito degli Assi”, come testimonia un albo d’oro carico di stelle del calibro di Francesco Moser, Gian Battista Baronchelli, Laurent Fignon e dell’idolo locale Maurizio Fondriest. E hanno continuato quando la corsa è entrata nel calendario internazionale diventando Trofeo Melinda con la firma di campioni come Michele Bartoli, Damiano Cunego, Giovanni Visconti e Vincenzo Nibali, capace di imporsi due volte. L’ultima, l’anno scorso, gli ha regalato la maglia di Campione Italiano, che il siciliano ha poi indossato orgogliosamente in Francia, durante la cavalcata trionfale che gli è valsa la vittoria al Tour del France.
Il disegno del Giro del Trentino Melinda è la migliore garanzia per assistere a una corsa combattuta, incerta e spettacolare, da corridori di razza. Ora tocca a loro, ai protagonisti in bicicletta.