Gli acrobati del downhill pronti a scendere a 70 all’ora
Saranno le prove cronometrate ufficiali della Downhill previste oggi pomeriggio ad aprire ufficialmente l’ultima tappa della Coppa del Mondo di Mtb Uci 2015 nella Bike Arena di Daolasa, in val di Sole. Si tratta del sesto appuntamento 2015, così come sono sei le candeline che la Val di Sole festeggia per quanto riguarda gli appuntamenti internazionali UCI.
Quest’anno sono nuovamente tre le discipline rappresentate, downhill, cross country e four cross, gara che ritorna in Val di Sole con un appuntamento di grande rilievo: i Campionati Mondiali di 4X che venerdì sera assegneranno le maglie di Campionessa e Campione del Mondo.
Al via di questo grande weekend di mountain bike internazionale oltre mille atleti provenienti da trenta nazioni. La voglia di fare bene e di mostrare la propria capacità organizzativa è tanta da parte dello staff della Val di Sole, che coordina oltre 400 volontari impegnati nelle varie mansioni. In gioco non c’è solo la candidatura come miglior evento del circuito, ma anche e soprattutto il desiderio di essere pronti in vista del prestigioso evento in programma per il prossimo anno: UCI Mountain bike World Championship DH e 4X dal 7 all'11 settembre 2016.
Il primo riscontro del lavoro svolto dal tracciatore Pippo Marani e dal direttore tecnico Sergio Battistini si è avuto dopo il sopralluogo dei rider sul percorso di downhill che porta i concorrenti a sfiorare i 70 all’ora, con una pendenza del 48% e dieci impegnativi salti. Troy Brosnan, campione nazionale australiano del team Specialized Racing, terzo in classifica nel ranking UCI e al via col numero 4 in val di Sole si è dichiarato piacevolmente sorpreso. "La pista mi è piaciuta, la nuova sezione in alto è interessante e sembra buona da guidare con la pioggia, la terra è fresca e vedremo come si comporterà. La parte finale è pazzesca, molto "wild" col fango e ci sarà da divertirsi. Penso che avremo davvero un bel weekend anche con condizioni scivolose, la pista di Val di Sole è sempre un speciale durante le tappe della World Cup e questa gara lo sarà ancora di più essendo la finale". Per l’azzurro Loris Revelli ( AB Devinci Italy) settimo in classifica World Cup negli Junior e campione italiano categoria Junior "la pista è bella tosta e ora anche viscida con la pioggia. Rispetto alla tappa della IXS corsa qui l'anno scorso l'ho trovata più bella e più difficile, hanno aggiunto il muro Red Bull... molto bene!"
Per Eleonora Farina (Mangusta Bike), prima nel circuito italiano Gravitalia 2014 e 201, “la Black Snake è dura, lunga e divertente, impegnativa e tecnica, con alcune differenze sostanziali rispetto all'European Cup IXS dell'anno scorso. Il muro Red Bull che sarà la sezione più difficile e la parte prima di uscire sul prato finale, resa più scorrevole ma che si scaverà molto con la pioggia e il fango. Speriamo in bene!"
Come detto i giochi sono ancora aperti nella discesa (DH) maschile. L’attenzione è tutta sull’americano Aaron Gwin che guida la classifica con 1089 punti. Il due volte vincitore della Coppa di specialità e già grande protagonista in Val di Sole nel 2011 e nel 2012, da sempre considera la pista Black Snake di Daolasa una delle sue favorite. Suo rivale è il sudafricano Greg Minnaar (secondo a 954 punti), l'uomo con più vittorie in assoluto nella storia della downhill, punta a portare a 19 il numero di podi in carriera.
Nella DH femminile l’imperatrice è l’inglese Rachel Atherton. Grazie a cinque vittorie su sei gare disputate è già matematicamente Campionessa di Coppa del Mondo 2015. E dalla val di Sole potrebbe uscire un podio finale di Coppa interamente occupato dalle suddite della Regina Elisabetta: è infatti sfida aperta per il secondo posto tra Manon Carpenter, (899 punti) detentrice della maglia iridata, e Tahnee Seagrave, terza con 836 punti e autrice di un notevole miglioramento in quest'anno. Unica ad avere ancora chance di podio è l'australiana Tracey Hannan (attualmente quinta a 777 punti) mentre la quarta in classifica, la francese Emmeline Ragot è fuori dai giochi per un doppio infortunio rimediato in Canada al braccio e al piede.