Città di Trento: al roveretano Elia Barozzi il titolo di terza
Si è arreso a un passo soltanto dal traguardo Maximilian Figl. Ha stretto i denti, ha provato a soffocare il dolore, nella speranza di poter afferrare una vittoria che pareva vicina, quasi a portata di mano, ma alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca e ritirarsi, trafitto da uno stiramento muscolare che ha consegnato al roveretano Elia Barozzi, il penultimo titolo (all’appello manca ancora il doppio maschile) della 58esima edizione della Coppa Città di Trento – Trofeo Tipografia Aor, quello riservato ai terza categoria. Finale amara per il biondo 14enne del Tc Rungg, figlio d’arte, costretto alla resa quando si trovava in testa 6-5 nel secondo set, dopo aver conquistato 6-4 il primo. Un peccato davvero, perché la partita era stata sin lì bella e intensa, ben interpretata dai due tennisti, una partita, intendiamoci, ancora apertissima al momento della forzata interruzione. Barozzi aveva già ampiamente dimostrato la sua scorza dura, la tempra di lottatore, determinato e tenace, oltre alla potenza dei suoi colpi, diritto e servizio in particolare, qualità che lo avevano sostenuto a dovere in due complicati passaggi nei quarti e in semifinale. Dapprima con Enrico Arduini, 3.1 del trevigiano Tc Pederobba, tennista tosto che aveva iniziato la stagione da 3.4, era stato semifinalista a gennaio a Pergine, quindi con il 17enne 3.2 toscano di Montecatini Uday Simone Vaglini, dominato alla distanza dopo un avvio tutto in salita. Meno esplosivo e aggressivo negli scambi, Figl aveva impressionato non solo per l'efficacia del suo gioco, ma anche e soprattutto per la maturità tecnica e la personalità esibita a dispetto della giovanissima età, solidissimo da fondo, intelligente nelle scelte, aveva concesso appena otto games in tre incontri prima della finale, liberandosi con grande sicurezza di avversari decisamente scafati e di esperienza come Stefano Gretter e Marco Mornati, il maestro milanese già protagonista del Grand Prix qualche stagione fa, tornato a esprimersi su livelli eccellenti. Questo rende ancora più merito alla prova di Barozzi, liberatosi finalmente dai problemi fisici che lo avevano frenato nella prima parte dell’anno, l’unico capace davvero di tenere testa al bolzanino. Per il roveretano si tratta del secondo successo del 2018 dopo quello di agosto a Levico. Intanto resta da assegnare un ultimo titolo sulla terra rossa di piazza Venezia, è quello del doppio. In finale si sfideranno gli atini Davide Carrara e Andrea La Brocca che hanno inflitto la prima sconfitta stagionale al duo Ambrosi-Ghezzer, e i trevigiani del Tc Pederobba Enrico Arduini e Daniel Mazzocco, finale che si giocherà in settimana (orario da stabilire), complice l’indisponibilità di Labrocca, impegnato con i ragazzini dell’Ata ai campionati italiani di categoria.
Risultati
Singolare maschile terza
Quarti: Barozzi b. Arduini 6-2 4-6 6-4, Vaglini b. Avanzini 0-6 7-6 6-0, Mornati b. Palla 6-3 7-6, Figl b. Gretter 6-1 6-1
Semifinali: Barozzi b. Vaglini 0-6 6-3 6-0, Figl b. Mornati 6-2 6-0
Finale: Barozzi b. Figl 4-6 5-6 rit
Doppio maschile
Semifinali: Carrara-Labrocca b. Ambrosi-Ghezzer 6-4 6-3, Arduini-Mazzocco b. Giovanelli-Odorizzi 6-3 6-4